Resezione prostatica con laser verde (green light laser)
La prostata è una ghiandola della grandezza di una castagna posizionata sotto la vescica e attorno all’uretra; ha il compito di produrre parte del liquido seminale.
Il suo ingrossamento (ipertrofia) può determinare una serie di disturbi irritativi (bruciore urinario, aumentata frequenza delle minzioni, minzioni notturne, sanguinamento) e ostruttivi (esitazione e difficoltà minzionale, diminuzione del flusso urinario, ritenzione d’urina).
Questi disturbi sono molto frequenti nei maschi al di sopra dei 50 anni di età (17-37%).
Il green light laser per il trattamento dell’ipertrofia prostatica è stato introdotto nel 2003 e ha subito un progressivo miglioramento tecnologico, affermandosi – anche in Villa Montallegro – come valida alternativa al trattamento tradizionale.
Durante la procedura, viene inserita nell’uretra una piccola fibra che trasporta energia laser verde che evapora rapidamente e rimuove il tessuto prostatico ostruente.
Il laser a luce verde, usato nella vaporizzazione, ha una lunghezza d’onda che viene assorbita dall’emoglobina presente nei globuli rossi e il tessuto prostatico, ricco di vasi sanguigni, viene selettivamente vaporizzato, favorendo il ripristino di un ampio canale per il flusso urinario.
L’intervento si esegue in anestesia spinale o generale; di norma richiede un ricovero di 24 ore e il mantenimento del catetere vescicale a dimora per meno di 12 ore (rispetto ai 3 giorni della resezione endoscopica).
I risultati sono equivalenti a quelli della chirurgia endoscopica tradizionale, con un minor numero di effetti collaterali e complicanze.
I vantaggi consistono in
- un rapido e netto miglioramento del flusso urinario,
- possibilità di una selezione dei Pazienti estremamente ampia, poiché la procedura può essere praticata su ghiandole di grosse dimensioni e su Pazienti con problemi di coagulazione (non è necessario sospendere la terapia antiaggregante) o ad alto rischio, grazie alla contemporanea coagulazione e vaporizzazione del tessuto,
- breve durata della cateterizzazione,
- sintomi irritativi lievi e di breve durata (circa due o tre settimane),
- diminuzione dei giorni di ricovero e quindi dimissione più rapida.
Poiché il tessuto prostatico viene vaporizzato, la tecnica non consente di ottenere materiale per l’esame istologico.