Il dottor Giorgio Maietta Farnese, specialista in dermatologia e vice direttore sanitario di Montallegro, illustra l’importanza della prevenzione e come monitorare i propri nei
Maggio è il mese dedicato in tutta Europa alla prevenzione del melanoma e degli altri tumori della pelle. Il 24 maggio, in particolare, è il Melanoma Day, giornata che pone l’accento sulla prevenzione e la diagnosi precoce di questa neoplasia aggressiva, che si origina dai melanociti, le cellule responsabili della produzione di melanina, il pigmento che colora la pelle e i nei.
Ogni anno nel mondo si registrano circa 100.000 nuovi casi, e l’incidenza del melanoma è in costante aumento, con un raddoppio dei casi negli ultimi 30 anni. L’età media dei pazienti è di 50 anni, ma il 20% dei casi riguarda giovani tra i 15 e i 39 anni.
La diagnosi precoce è cruciale, poiché consente di intervenire tempestivamente e ridurre il rischio di progressione della malattia. Per questo, è importante osservare attentamente la propria pelle e segnalare al dermatologo qualsiasi cambiamento di forma, colore o dimensione dei nei, o la comparsa di nuovi.
Ne parliamo con Giorgio Maietta Farnese, specialista in dermatologia e vice direttore sanitario di Montallegro.
– Quali sono i principali fattori di rischio per il melanoma e altri tumori della pelle?
«L’esposizione eccessiva e prolungata ai raggi ultravioletti (UVA e UVB) provenienti dalla luce solare è il principale fattore di rischio. Esistono anche altri fattori che possono aumentare la predisposizione, come il fototipo (pelle chiara o scura), la presenza di un numero elevato di nei (oltre 100), le ustioni solari, soprattutto se avute in età infantile, e la familiarità con la malattia (due o più casi di melanoma nella stessa famiglia)».
– Come possiamo ridurre il nostro rischio di sviluppare queste malattie?
«La fotoprotezione adeguata è fondamentale quando ci si espone al sole. Chi ha la pelle più scura può utilizzare filtri solari con SPF (Sun Protective Factor) inferiore, ma mai sotto i 30, mentre chi ha la pelle chiara dovrebbe optare per schermi totali con SPF 50+».
– Quali sono i consigli per un’esposizione solare sicura?
«Evitare l’esposizione nelle ore centrali della giornata, preferendo le prime ore del mattino o il tardo pomeriggio. Utilizzare sempre la protezione solare, anche quando non si è esposti direttamente al sole, poiché i raggi UVA possono penetrare le nuvole. È importante riapplicare la protezione solare in caso di esposizione prolungata, poiché l’effetto delle creme dura poche ore».
– Cambiare la crema solare ogni anno è una verità o un falso mito?
«È una verità. Anche se non sono scadute, le creme solari perdono efficacia nel tempo, quindi è consigliabile cambiarle ogni anno. Ma non dovrebbe succedere che una crema duri un anno intero, perché significherebbe che è stata applicata troppo poco».
– Cosa fare se si nota un nuovo neo o un cambiamento nella pelle esistente?
«Con l’avanzare dell’età, la comparsa di nuovi nei è normale. L’importante è che siano regolari. Noi consigliamo di seguire la regola dell’ABCDE. A come asimmetria, B come bordi irregolari, C come colore non uniforme, D come dimensioni superiori ai 6 millimetri ed E come evoluzione. Sono tutti fattori da tenere sotto controllo. Se un neo esistente si modifica, è opportuno farlo controllare dal dermatologo».
– Quanto è importante una diagnosi precoce del melanoma?
«La diagnosi precoce è fondamentale, poiché consente di intervenire tempestivamente e asportare il melanoma in fase iniziale, riducendo notevolmente i rischi di progressione della malattia rispetto a un melanoma in fase nodulare».
– Quali opportunità e servizi offre Montallegro per lo screening e la prevenzione delle malattie dermatologiche?
«In Montallegro offriamo il videodermatoscopio digitale computerizzato, uno strumento non invasivo che consente di fotografare i nei e altre lesioni cutanee per individuare precocemente eventuali cambiamenti. Le immagini possono essere archiviate per un confronto nel tempo, favorendo una diagnosi tempestiva e l’asportazione chirurgica delle lesioni sospette. Questa metodica rappresenta attualmente lo strumento più sicuro ed efficace per la prevenzione del melanoma».
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