C’è anche Montallegro tra i “supporter” della tredicesima edizione di Euroflora, l’attesa manifestazione floreale internazionale che ha aperto i battenti oggi – giovedì 24 aprile – per proseguire fino a domenica 4 maggio. Un appuntamento ricco di novità, a partire dalla sua suggestiva collocazione negli spazi rinnovati del Waterfront di Levante e del nuovo Palasport, aree restituite alla città e destinate a diventare un simbolo della Genova del futuro.

Ancora una volta, Montallegro dimostra la sua vicinanza alla città e il suo impegno concreto nel sostenere le iniziative di grande richiamo culturale e turistico, eventi che rappresentano un volano fondamentale per la promozione e la valorizzazione del territorio genovese.
A sottolineare il valore di questa partnership è Francesco Berti Riboli, ad di Montallegro, che spiega come il sostegno a Euroflora si inserisca pienamente nella filosofia della struttura: «Euroflora è l’esempio perfetto di come la bellezza sia un valore sociale e culturale e sappiamo bene come bellezza e benessere possano andare insieme. Per questo motivo siamo particolarmente orgogliosi di sostenere un evento di questa portata. Supportare le manifestazioni che celebrano l’eccellenza della città è per noi un’estensione naturale della dedizione quotidiana che riserviamo alla salute dei nostri Pazienti».

L’entusiasmo per questa nuova edizione di Euroflora è palpabile. Ne è testimonianza la grande partecipazione all’anteprima esclusiva che si è tenuta nella giornata di ieri – 23 aprile – e ha visto oltre 150 ospiti di Montallegro immergersi per primi nell’incanto degli allestimenti floreali, alla vigilia dell’apertura al pubblico.

Tanti gli eventi collaterali previsti in città (programma completo sul sito ufficiale della manifestazione). Tra questi, anche l’installazione site-specific «Natura della Natura della Natura» di Luca Trevisani collocata nei tredici tredici archi della Loggia di Palazzo Ducale. L’installazione affronta il tema della metamorfosi riproducendo le speculazioni geometriche di Paul Klee su fette di mele essiccate tramite una stampante a raggi UV. Un incontro tra artigianalità e digitale, frutto e pensiero, natura e astrazione, capace di dialogare con le suggestioni di Euroflora e il tema eterno della metamorfosi.

«La nostra conoscenza del mondo passa dai nostri sensi e dalla manipolazione diretta delle cose: toccare, incidere, trasferire. Ho chiesto a delle mele, figlie dell’Eden, cosa ne pensano, facendole a fette e imprimendo sulla loro carne le elucubrazioni teoriche di Paul Klee sulla natura, sui suoi schematismi nascosti, sui suoi codici geometrici» spiega l’artista veronese, classe 1979, che ha già esposto a livello internazionale in musei e istituzioni, come Biennale of Sydney, Manifesta 7, Biennale di Architettura di Venezia, Museum of Contemporary Art Tokyo, Kunsthalle Wien, Kunstverein Braunschweig, ZKM Karlsruhe, Magasin, Grenoble, MAXXI Roma.
Il progetto è stato reso possibile grazie al supporto di Montallegro, Open Medica Carignano, Montallegro Service Srl.