Baistrocchi, la tradizione continua: “Belin… che pacco!”
La storica compagnia goliardica genovese in scena nei prossimi giorni al Teatro della Gioventù, sostenuta da Montallegro
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In 112 anni ha fatto ridere generazioni di genovesi. Oggi la Baistrocchi, per tutti semplicemente “La Bai”, torna in scena con “Belin… che pacco!“, il nuovo spettacolo che delinea un viaggio irresistibile nella storia della televisione. Lo fa riproponendo la sua formula vincente: satira, musica e beneficenza, in uno spettacolo che, nelle prime rappresentazioni al Teatro Verdi di Sestri Ponente, ha fatto registrare il sold out, conquistando un pubblico di tutte le età.
Lo spettacolo, quest’anno sostenuto con orgoglio da Montallegro, si sposterà al Teatro della Gioventù per sei rappresentazioni: venerdì 7, sabato 8, domenica 9, venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 marzo (ore 20.30, domenica ore 16.30). Lo spettacolo approderà infine al Teatro Sociale di Camogli, sabato 26 aprile (ore 21) e domenica 27 aprile (ore 17).
Ubaldo Borchi, neo presidente della Baistrocchi, ricorda l’importanza della compagnia per la città: «Mi piace sempre ricordare che siamo la compagnia teatrale più antica d’Italia, essendo nati nel 1913. In 112 anni di attività siamo diventati un riferimento culturale per la città. In queste prime uscite, abbiamo notato un rinnovato interesse anche tra i giovani universitari. Un legame che vogliamo rafforzare il prossimo anno, quando torneremo a fare provini con gli universitari per avvicinare ulteriormente i giovani alla Baistrocchi».
Borchi anticipa alcuni temi dello spettacolo: «Lo spettacolo che portiamo in scena, con 24 partecipanti tra attori e ballerini e la regia di Luigi Traverso, è un omaggio ai 70 anni della TV, basato sul gioco dei pacchi di De Martino. A ogni pacco aperto in scena corrisponde uno sketch di prosa o un balletto. C’è la satira politica, come sempre nella Baistrocchi, nazionale e internazionale. Un occhio di riguardo è dato alla trasmissione “Scignoria!” di Telenord, perché quest’anno abbiamo voluto dare un’impronta un po’ più genovese allo spettacolo, tornando a qualche battuta in dialetto».
Ma Baistrocchi è anche sinonimo di beneficenza: «È il cuore della nostra attività. Quest’anno, i proventi saranno devoluti a diverse associazioni territoriali. Per esempio, a Sestri Ponente aiuteremo l’associazione A.I.M.A., che assiste le famiglie di malati di Alzheimer. Mentre in centro aiuteremo il C.A.R.E.S., che offre servizi di riabilitazione e assistenza a persone con disabilità, disturbi del neurosviluppo e malattie neurodegenerative. Sostegno poi alle cure per Elodie, il cui caso clinico sta mobilitando la città. E non dimenticheremo certo la Gigi Ghirotti, nostro storico partner benefico».