Benedetta Di Salle è reduce da una bella affermazione nella sua Genova. Assieme ad Alessandra Dubbini, la portacolori dello Yacht Club Italiano conquista il titolo italiano nel 470, specialità nella quale è campionessa mondiale ed europea Juniores, al termine dei Campionati Italiani Classi Olimpiche, tornati nel capoluogo ligure (sede nazionale della Federvela) dopo 25 anni. Lido d’Albaro dorato per Benedetta, classe 1995. Gli allenamenti intensi, con lunghe sessioni all’estero, non le precludono la possibilità di tagliare anche brillanti traguardi universitari: nel 2017, la Laurea in Scienze Ambientali e Naturali.
– Benedetta, quanto è importante per una sportiva avere una vita regolare?
«Credo si debba prestare la giusta attenzione alla propria salute, senza farne comunque un motivo di eccessivo stress. Mi concentro molto su tutti gli aspetti riguardanti la preparazione fisica perché spesso sono i dettagli a far la differenza».
– Come ti comporti a tavola?
«Non abbiamo una vera dieta da seguire, personalmente sto attenta a non commettere troppi sgarri. Nella mia classe, comunque, non ci sono regole particolari. A dire il vero non abbiamo bisogno di mantenere il peso particolarmente basso, anzi a volte dobbiamo esser più pesanti di quello che siamo per sfruttare al meglio le nostre caratteristiche durante le regate».
– Di quante pagine si compone il capitolo infortuni?
«Per adesso, nessun problema fisico grave a parte una slogatura risolta in un paio di mesi».
– Il tuo rapporto con i medici?
«Buono. Evito, in accordo con loro, l’eccessivo utilizzo di farmaci o medicine».
– Nella Vela, il doping è un problema all’ordine del giorno?
«Non è percepito pesantemente perché l’assunzione di sostante proibite, comunque, non influisce sulla prestazione come invece accade in altre discipline sportive. Non sono a conoscenza di casi specifici, tuttavia ritengo si debba sempre portare avanti un’adeguata e capillare opera di informazione, soprattutto tra i più giovani al fine di evitare rischi per la propria salute».
– Se ti dico Tokyo 2020…
«… sto lavorando da diversi anni per realizzare il sogno olimpico e i risultati dicono che la direzione è quella giusta. Le avversarie, in Italia e all’estero, non mancano».
Foto: Stelle nello Sport