Brignone-Quario mamma e figlia sugli sci grazie all’alimentazione casalinga
Maria Rosa Quario tra la fine degli anni ‘70 e la metà degli ’80 è stata una delle punte di diamante della valanga rosa che conquistava le piste di tutto il mondo, poi ha smesso ma il suo contributo alla Nazionale non è terminato. Nel 1990 è diventata mamma di Federica Brignone che una decina di anni dopo, anche lei con gli sci ai piedi, è prima entrata in Nazionale e poi è diventata una delle atlete più forti del circo bianco capace di vincere anche un bronzo olimpico (Pyeongchang 2018), oltre a 26 podi in Coppa del mondo e a un argento nel Mondiale 2011. Specialista nel gigante, fornisce ottime prestazioni anche nella discesa e nel supergigante. Mamma e figlia (Federica ha oggi 28 anni) sono accomunate dalla passione per la neve e non solo: “siamo due ottime cuoche” svelano all’unisono.
Guarda il video con l’intervista doppia a Francesca Brignone e a Maria Rosa Quario.
– Federica che cosa hai imparato dalla mamma sugli sci?
«La sua competitività e la voglia di vincere».
– L’allieva forse ha superato la maestra, Maria Rosa?
«Direi proprio di sì, mia figlia è più brava in tutto, ha già fatto risultato migliori e poi è più determinata di me. Non molla mai e anche quando va incontro a qualche delusione riesce ad alzarsi subito, io ero molto più lenta…».
– Quale è il vostro rapporto con l’alimentazione?
Federica Brignone: «Siamo delle buone cuoche entrambe e ci piace mangiare bene con alimenti sani e naturali. Abbiamo anche un orto di cui andiamo molto fiere. Mia mamma ha avuto il merito di insegnarmi ad alimentarmi in modo corretto, preferisco sempre un’insalata a un hamburger e lo faccio per una questione di gusti non di dieta. Per me la cucina naturale, sana e semplice è la più buona».
– Mamma Maria Rosa ha mai messo al bando degli alimenti soprattutto quando anche Federica ha scelto la carriera sportiva?
«No, non ho mai vietato nulla, niente è bandito nemmeno i dolci. Mangiamo tutto quello che ci piace a patto che sia fatto in casa. L’unica eccezione sono le merendine confezionate, quelle non le ho mai date ai miei figli».