Figari: «La guida di Montallegro fondamentale per la mia alimentazione»
Dieci scudetti, dieci Coppa Italia, una Eurolega. Niccolò Figari, genovese di 31 anni, è uno dei simboli dell’epopea Pro Recco. Nei successi degli ultimi dieci anni della società ligure c’è la sua firma e anche con la nazionale Figari è stato protagonista conquistando l’oro mondiale a Shanghai nel 2011. La sua voglia di vincere non si è però ancora esaurita e nel mirino ci sono gli ultimi due mesi di stagione, fondamentali per provare a conquistare il Triplete: «Abbiamo vinto la Coppa Italia, ora tocca a campionato e Champions League».
Vedi il video dell’intervista.
– Sarebbe una grande impresa riuscire a vincere tutto…
«Sì e dopo la prima coppa alzata, non vogliamo fermarci anche se sappiamo che arrivare sul tetto d’Italia e d’Europa sarà molto difficile. Ci stiamo preparando bene e poi abbiamo un mister che di finali ne sa qualcosa…».
– Per coach Rudic è la prima stagione nella Pro Recco, cosa ha portato nello spogliatoio?
«Ha cercato di trasmettere la sua mentalità. Lui non molla mai e così dobbiamo essere noi, ci chiede molta attenzione dal primo allenamento del lunedì fino alla partita del sabato».
– Allenamenti e partite al massimo livello, per essere sempre al top serve la giusta alimentazione…
«Sì e per noi è fondamentale avere una guida come Villa Montallegro anche sotto questo aspetto. A inizio anno abbiamo fatto una riunione, chi ci segue ha detto che ci alimentavano bene ma dovevamo mangiare di più. Non abbiamo bisogno di diete, ci hanno consigliato tanta frutta, tanta pasta e la carne. Fondamentale è assumere cibo di buona qualità e in abbondanza. Fino a quando ci alleniamo così tanto non abbiamo problemi di forchetta».
– Come si prepara una gara a tavola?
«Mangiamo qualche ora prima del fischio di inizio, poi facciamo uno spuntino quando sta per iniziare la gara. Essendo professionisti abbiamo imparato a conoscere il nostro corpo e quindi ognuno ha le proprie abitudini».
– E prima delle gare importanti sei uno a cui si chiude lo stomaco?
«Per fortuna no, anche se in passato mi è successo. Non avevo mangiato e a metà partita avevo già fame. L’alimentazione è fondamentale prima delle sfide, spesso si brucia tantissimo anche solo nell’approccio soprattutto nelle gare più importanti e non ci si può permettere di arrivare senza benzina alla fine».
La foto di apertura è tratta dal sito della Pro Recco.
Nell’altra immagine, Figari premiato al Gala delle Stelle 2015.