Capitano del CUS Genova dal 2016. Il suo ruolo, in campo, è flanker (terza linea). Studente di Scienze Motorie, 25 anni, Francesco Imperiale si prepara a vivere un palpitante finale di stagione. Nel 2018 una promozione in Eccellenza sfiorata per un solo punto, nel 2019 i playoff da agganciare, dopo aver superare le iniziali difficoltà, con la speranza di crescere partita dopo partita nel momento clou.
– Perché il Rugby è una disciplina così amata dal pubblico?
«Agonismo in campo, scontri fisici, tattiche spettacolari, tanta energia messa nelle varie fasi di gioco. Ricette vincenti per stimolare l’attenzione delle persone ma, a mio, avviso, sono in primo luogo i valori espressi dalle squadre a meritare visibilità. Guardate, ad esempio, le tifoserie del Sei Nazioni. Non è raro vedere supporter di nazionali diverse mangiare e bere insieme dopo esser usciti dallo stadio».
– A proposito di cibo, esiste una dieta ad hoc per il rugbysta?
«Deve mangiare il più possibile! Io, ad esempio, senza la carne non posso stare… Soffro un po’, invece, la verdura».
– E come ti avvicini, invece, al match di campionato?
«Prima della partita, è fondamentale tenersi leggeri con un buon apporto di carboidrati. Io ho il mio rito: pasta al burro con un filo d’olio. Aggiungo un po’ di proteine per aver le giuste energie lungo l’intera gara. Ovviamente anche frutta e verdura».
– Quale il più recente infortunio patito?
«A inizio stagione, durante un’amichevole, mi sono infortunato al piede. Una lieve frattura dell’astragalo. Lo staff medico del CUS Genova mi ha aiutato a recuperare in tempo».