Ventisette anni il prossimo 13 maggio, un percorso ricco di successi nella scherma condiviso con la Pompilio e l’Aeronautica. Gabriele Bino, allievo della scuola dei maestri Zanobini, è un’eccellenza dello sport genovese. Pluricampione mondiale ed europeo, calca le pedane di tutti i continenti e incanta il pubblico con un repertorio di tecniche di spada affascinanti e vincenti. Gabriele ha un doppio sogno nel cassetto: costruire una bella famiglia – e a tal proposito per il 2019 ha agendizzato anche le nozze – e partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Guarda l’intervista in questo video.
– Gabriele, la buona forma nella scherma è importante quanto la tecnica?
«Certamente, stare sempre in buona salute aiuta a esser performanti al massimo. Io, in particolare, presto molta attenzione all’alimentazione».
– Due aggettivi per il suo rapporto con il cibo?
«Semplice e curato allo stesso tempo, mi concentro su pasti equilibrati. Voglio soddisfare giornalmente il mio fabbisogno di calorie senza strafare».
– La pasta?
«Sì, c’è sempre ma solo a pranzo. Preferisco alimenti più leggeri a cena, non voglio appesantire il corpo in fase di digestione. Tutto questo mi ha aiutato sempre con i recuperi, poiché la sera dopo una lunga giornata tra lavoro e allenamenti, tendenzialmente vado a dormire presto».
– Ci parla del suo infortunio più brutto?
«Uno stiramento alla coscia destra, poco prima dei Mondiali 2011. Senza numerose sessioni di fisioterapia e senza attenzione agli esercizi riabilitativi in palestra, probabilmente avrei dovuto rinunciare alla competizione».
– La gara poi come andò?
«Molto bene, in Giordania vinsi il Mondiale Giovani nella prova a squadre. Quell’esperienza, risolta felicemente, mi ha spinto a tener sempre più in considerazione la cura del mio corpo».
Per saperne di più: L’arma di Gabriele Bino è la spada. Nella sua carriera ha finora ottenuto 9 medaglie d’oro, 8 medaglie d’argento e sette medaglie di bronzo.
Nella foto, Gabriele Bino giovanissimo, premiato nella manifestazione Stelle nello Sport 2009