Ginocchio: le risposte alle più comuni problematiche
Dalle distorsioni all’artrosi, dal menisco alla protesi: il chirurgo ortopedico Gorini guida i pazienti nella cura del ginocchio, con un occhio di riguardo alla prevenzione e al recupero degli sportivi
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Il dottor Davide Gorini, affermato chirurgo ortopedico e appassionato sportivo, risponde alle domande più comuni sulle problematiche del ginocchio, offrendo la sua esperienza medica e sportiva. Lo abbiamo incontrato nella sede di Fisiomed, a Genova Carignano.
– Ho subito una distorsione al ginocchio qualche mese fa. Il dolore è diminuito, ma a volte sento ancora una certa instabilità. È necessario fare una risonanza magnetica per valutare i legamenti?
«Certamente. L’instabilità dopo una distorsione richiede un accertamento diagnostico accurato. La risonanza magnetica è l’esame più indicato per valutare l’integrità dei legamenti e confermare il quadro clinico. Se l’instabilità è confermata, si procede spesso con la ricostruzione del legamento crociato, soprattutto nei pazienti sportivi, anche amatoriali, perché l’instabilità è difficilmente compatibile con gli sport di contatto».
– Il mio ortopedico mi ha consigliato la ricostruzione del legamento crociato. Quali sono le tecniche più moderne e i vantaggi rispetto al passato?
«Attualmente, la tecnica più utilizzata è la ricostruzione con prelievo di tendini autologhi, ovvero tendini dello stesso paziente, come il semitendinoso gracile o una porzione del tendine rotuleo. Entrambe le tecniche sono validate da protocolli scientifici e permettono un pieno recupero, inteso come ritorno al 100% dell’attività sportiva. Personalmente, consiglio un periodo di recupero di circa 6 mesi dall’intervento».
– Pratico regolarmente sport, ma ho paura di peggiorare la salute delle mie ginocchia. Ci sono esercizi specifici per rafforzare i muscoli intorno al ginocchio e prevenire infortuni?
«La prevenzione è fondamentale. Consiglio di rinforzare la muscolatura estensoria e flessoria della gamba, inizialmente con esercizi isometrici, per poi passare a esercizi a catena cinetica aperta, ovvero quel tipo di esercizi in cui sono gli arti a muoversi ed è il busto a restare come punto fisso. Un buon tono muscolare è essenziale per minimizzare gli episodi di instabilità e allungare la vita del ginocchio, consentendo una pratica sportiva più duratura».
– Le lesioni al menisco sono frequenti. Quali sono i sintomi principali e quando è necessario l’intervento?
«Le lesioni meniscali sono molto comuni e non sempre richiedono intervento chirurgico. Si interviene quando la lesione causa una limitazione funzionale significativa, soprattutto nella pratica sportiva, associata a dolore e gonfiore. Personalmente, se un paziente presenta due di questi tre sintomi, tendo a proporre l’intervento, ovviamente valutando età e tipologia di paziente. L’intervento di menisco è per tanti, ma non è adatto a tutti».
– Dopo aver salito le scale o fatto una lunga camminata, sento un dolore sordo al ginocchio. Potrebbe essere un segnale di artrosi? Quali sono i primi segnali di questa condizione?
«Più che di artrosi, parlerei di un segnale di consumo della cartilagine, uno dei sintomi che possono portare all’artrosi. Se il dolore è lieve e occasionale, siamo in tempo per intervenire con terapie conservative, come infiltrazioni articolari, rinforzo muscolare, controllo del peso e, in alcuni casi, integratori specifici per la cartilagine».
– La chirurgia protesica del ginocchio ha fatto grandi progressi. Cosa posso aspettarmi?
«Negli ultimi 10 anni, la chirurgia protesica ha compiuto progressi enormi. Siamo passati da interventi su pazienti con bassa richiesta funzionale a interventi su pazienti con alte aspettative, come sportivi che desiderano tornare a sciare o correre. I design protesici sono sempre più avveniristici e duraturi, e le tecniche chirurgiche si sono evolute, come l’allineamento cinematico, che permette di impiantare protesi personalizzate sulla morfologia del paziente, come fossero scarpe su misura. Questa tecnica, insieme alla chirurgia robotica, rappresenta il futuro della protesica del ginocchio».
– Quali professionisti e servizi posso trovare in Fisiomed?
«Fisiomed offre un percorso completo, dalla diagnosi al trattamento, grazie a un team di fisioterapisti esperti e all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia. I nostri specialisti sono divisi per patologia, garantendo un’elevata competenza. Il paziente può trovare tutto ciò di cui ha bisogno, dalla sala operatoria in Montallegro, alla fisioterapia post-operatoria».
– Quanto la sua esperienza da sportivo influenza il suo approccio ai pazienti?
«Essere sportivo mi aiuta molto a capire le esigenze dei pazienti, soprattutto quelli che desiderano tornare a praticare sport. Riesco a immedesimarmi nelle loro preoccupazioni e a fornire risposte più complete, non solo sulla guarigione, ma anche sui tempi di recupero, le modalità di allenamento e il ritorno alla competizione. È un valore aggiunto che mi permette di creare un rapporto empatico con il paziente».