Al Forte di Gavi è in corso, fino al 7 settembre (da giovedì a sabato ore 9-16) la mostra di Francesco Jodice “Il corsaro nero e la vendetta del Gavi”. Gli amici di Montallegro conoscono bene l’artista Francesco Jodice per la mostra – voluta proprio dalla Casa di Cura genovese – “Nuova Terraferma” che si è tenuta dal 29 novembre scorso nel Palazzo di Domenico Grillo in piazza delle Vigne.
La mostra di Gavi, a cura di Ilaria Bonacossa e Annamaria Aimone, è organizzata dalla Fondazione La Raia, dal Polo Museale del Piemonte e dal Forte di Gavi ed è stata inaugurata con una performance il 25 maggio. Nelle immagini che seguono alcune delle opere.
“Il Corsaro Nero e la vendetta del Gavi” nasce da un anno di ricerca nel Gavi dove Jodice ha fotografato le architetture, i paesaggi, i monumenti, le colline e le cantine, indagando gli aneddoti vernacolari e i personaggi che ne hanno segnato la storia. Nelle sue ricerche si è imbattuto nel lavoro di Angelo Francesco Lavagnino, compositore considerato uno dei padri della colonna sonora del cinema italiano dagli anni Cinquanta in poi, che scelse Gavi come sua terra d’elezione. Alcune immagini delle locandine dei film musicati da Lavagnino entrano nelle opere di Jodice creando un cortocircuito tra realtà e finzione, trasformando il Gavi in un set immaginario; le musiche originali di Lavagnino diventano protagoniste, grazie alle trascrizioni del Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, della performance del Corpo musicale “Romualdo Marenco” di Novi Ligure tra i vigneti de La Raia.
Francesco Jodice, 51 anni, ha partecipato alle più importanti esposizioni internazionali ed è docente della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. La sua ricerca artistica indaga i mutamenti del paesaggio sociale contemporaneo, con particolare attenzione ai fenomeni di antropologia urbana e alla produzione di nuovi processi di partecipazione.