La dermatologia a misura di bambino
Lo specialista Corrado Occella risponde alle più frequenti domande dei genitori
Mi dica, dottore
Montallegro rappresenta un polo di eccellenza sanitaria che estende con pari dedizione e rigore la sua avanzata strumentazione diagnostica e la qualificata competenza dei suoi professionisti anche alla salute dei pazienti in età pediatrica.
Con l’intervista al professor Corrado Occella, consulente (e già Direttore) U.O.C. di Dermatologia presso l’IRCCS Gaslini di Genova e professore a contratto in Dermatologia presso la scuola di specializzazione in Clinica pediatrica dell’Università di Genova, diamo avvio a un ciclo di approfondimenti dedicati alla salute dei più piccoli. Lo abbiamo incontrato in Montallegro, che ha scelto come sede per la sua attività di libera professione.
– Quali sono le patologie dermatologiche più comuni che – nella sua pratica clinica – riscontra nei bambini?
«Nei bambini, le ragioni più comuni per una visita dal dermatologo riguardano i nei. Oggi i genitori sono molto attenti alla prevenzione di tumori della pelle di derivazione melanocitaria e alla fotoprotezione. Un’altra problematica molto frequente è la dermatite atopica, quella che comunemente chiamiamo eczema, che colpisce fino al 10% della popolazione infantile. Seguono le malattie infettive di interesse dermatologico, come le verruche, il mollusco contagioso, l’impetigine e la scabbia, tutte patologie che in questi ultimi tempi sono in fase di emergenza, essendo molto diffuse. Infine, l’acne, altro motivo di visita frequente nei pazienti minorenni a partire dai 12-13 anni»
– Stiamo entrando nella bella stagione. Come possiamo proteggere i più piccoli dal sole?
«L’attenzione in età pediatrica deve focalizzarsi primariamente sulla fotoprotezione, poiché le scottature infantili possono avere ripercussioni negative a distanza di tempo, incrementando il rischio di patologie neoplastiche in età adulta. Nei bambini con carnagione chiara, capelli biondi o rossi, l’attenzione all’esposizione solare deve essere ancora maggiore, data la loro maggiore suscettibilità alle scottature».
– Come e quando controllare i nei dei più piccoli?
«Il melanoma, fortunatamente, è una patologia rara in età infantile. Pertanto, pur essendo importante monitorare i nei presenti e conoscerne la localizzazione, non è necessario un approccio di screening sistematico come nell’adulto».
– La dermatite atopica è molto diffusa tra i bambini. Quali sono i primi segnali a cui i genitori dovrebbero prestare attenzione?
«La dermatite atopica si manifesta essenzialmente con prurito e con la comparsa di eczemi in sedi caratteristiche, quali le pieghe cutanee – dietro le ginocchia, all’interno dei gomiti – il collo e la regione retroauricolare. È una condizione a decorso recidivante che, se non adeguatamente trattata, può compromettere la qualità della vita del bambino a causa del prurito intenso, con ripercussioni sul sonno e sulle attività quotidiane. Contrariamente a quanto spesso si crede, nella maggioranza dei casi la dermatite atopica non è correlata ad allergie alimentari, che rientrano in un ambito specialistico diverso».
– Le allergie alimentari sono di competenza del dermatologo?
«Non primariamente, perché di interesse allergologico e pediatrico generale. È importante distinguere queste problematiche dalla dermatite atopica, che, come accennato, solo raramente è associata ad allergie alimentari».
– L’acne è associata all’adolescenza. Può insorgere precocemente?
«La maggior parte dei casi di acne esordisce durante la pubertà, intorno ai 10-12 anni. Esistono tuttavia forme precoci, come l’acne neonatale e l’acne infantile che, sebbene rare, tendono a risolversi spontaneamente senza necessità di interventi terapeutici specifici. L’acne adolescenziale, in alcune sue manifestazioni, può invece essere complessa da trattare e richiedere l’impiego di terapie farmacologiche anche sistemiche».
– Come è evoluto il trattamento dell’acne?
«Nel trattamento dell’acne complessa si tiene in considerazione l’età del paziente per la scelta di terapie sistemiche. Nella maggioranza dei casi, l’acne di moderata-severa entità, che si manifesta tipicamente dopo i 13-14 anni, può essere gestita efficacemente con terapie topiche. In alcuni casi, data la patogenesi multifattoriale dell’acne, si possono associare terapie ormonali, come estroprogestinici nelle pazienti di sesso femminile, e antibiotiche per via sistemica. Nei casi più gravi e resistenti, si ricorre ai retinoidi sistemici, farmaci che, pur potendo presentare effetti collaterali, si rivelano spesso risolutivi».
– Quali sono i segnali cutanei che richiedono un’attenzione medica immediata?
« Esiste un ampio spettro di segni cutanei che possono suggerire la necessità di ulteriori indagini per escludere patologie sottostanti. La cute può essere la manifestazione di patologie sistemiche. Per esempio, alcune malattie reumatiche presentano caratteristiche manifestazioni cutanee. Anche le anomalie vascolari congenite, come gli angiomi e le macchie vinose, in particolare quelle localizzate in regione periorbitaria, possono essere associate a patologie sistemiche e richiedono una valutazione specialistica accurata. Infezioni cutanee ricorrenti o particolarmente diffuse possono talvolta essere indicative di deficit del sistema immunitario».
– Perché scegliere Montallegro per una visita dermatologica pediatrica?
«Svolgo attività ambulatoriale in regime di libera professione da quasi 20 anni. In questi anni, ho potuto constatare un’efficienza organizzativa a tutti i livelli, dalla qualità degli ambienti alla gestione delle prenotazioni, fino all’assistenza al paziente. La sua comoda accessibilità, la consolidata reputazione e la notevole affluenza di pazienti testimoniano la fiducia che la struttura riscuote, rendendola una scelta ottimale tanto per il paziente e la sua famiglia, quanto per il medico che vuole svolgere la propria attività professionale».
La foto di apertura è stata generata con intelligenza artificiale.