Mercoledì 10 aprile si tiene alla Terrazza Colombo di Genova il workshop dell’Aiop (Associazione italiana dell’Ospedalità privata) “Affrontare i problemi del presente per migliorare il futuro della sanità integrativa“.
La scelta di Genova è simbolica perché avvenne nel settembre 2018, a un mese dal crollo del Ponte Morandi. Allora Francesco Berti Riboli, a.d. di Villa Montallegro e presidente della commissione Sanità integrativa di Aiop propose alla presidentessa nazionale dell’Associazione, Barbara Cittadini, di puntare su Genova per questo importante momento di studio e di riflessione: una decisione che signficava e significa sostegno alla città in un periodo di difficoltà.
L’workshop è decisamente operativo, in quanto sono previste, oltre ai saluti, una relazione scientifica del professor Mario Del Vecchio, knowledge leader dell’OCPS Bocconi (Osservatorio consumi privati in sanità) e due tavole rotonde (“Quali promesse per quali attese” e “Una filiera efficiente fra cooperazione e competizione”). La sintesi finale dei lavori spetterà proprio a Francesco Berti Riboli.
Il tema generale è una riflessione sul tema della sanità integrativa, che ha vissuto negli ultimi anni una crescita accelerata e in qualche caso confusa: gli italiani coperti da forme integrative sono passati dai circa 6 milioni del 2010 ai circa 13 milioni del 2018.
È un mondo complesso che vede la presenza di diverse tipologie di attori e che propone oggi almeno tre scenari da studiare: la legittimazione della sanità integrativa (cioè quale possa e debba essere il suo ruolo in un sistema sanitario che è e deve rimanere pubblico); come gestire processi di consumo di carattere collettivo non pubblico (cioè come la filiera della sanità integrativa sia in grado di rispondere effettivamente a bisogni rilevanti); l’efficienza del sistema nella sua differenziazione.
Partecipano i principali player assicurativi del mercato italiano e varie organizzazioni di categoria, come Aris, FederAnisap, Agespi, Assolombarda.