Quarto atto per l’evento organizzato dal Comune di Genova e dalla Fondazione Ordine Architetti di Genova, con il sostegno di Montallegro

Sabato 16 e domenica 17 novembre torna a Genova Maledetti Architetti, l’evento organizzato dal Comune di Genova e da Fondazione Ordine Architetti di Genova, con il sostegno di Montallegro. L’iniziativa, il cui titolo prende scherzosamente spunto dal pamphlet di Tom Wolfe, propone un weekend di visite guidate, eventi ed esplorazioni urbane gratuite per raccontare la città attraverso i suoi edifici più iconici del ‘900. Nove luoghi per una narrazione organica che porterà alla luce peculiarità, segreti, bellezze e storia di un vasto repertorio di edifici firmati da progettisti di chiara fama. La direzione scientifica è affidata allo studioso di storia dell’architettura e della città Jacopo Baccani, con la consulenza del comitato scientifico della Fondazione Ordine Architetti di Genova.

Una squadra di esperti svelerà peculiarità, segreti e storie di edifici firmati da rinomati progettisti. Tra i luoghi visitabili, Torre San Vincenzo (ex-SIP), progettata da Melchiorre Bega, Piero Gambacciani e Attilio Viziano, con i suoi ultimi due piani (23° e 24°), ora di Montallegro, aperti al pubblico. Negli anni Sessanta, a Genova, non solo si produce acciaio in gran quantità, ma lo si impiega in edilizia. Bega, Gambacciani e Viziano condividono il progetto di un grattacielo in struttura metallica prefabbricata, scelto come sede regionale dalla neonata compagnia telefonica statale SIP. La nuova torre, contraddistinta dalla spiccata snellezza e dall’aspetto asimmetrico, svetta sul “Central Park” dei giardini di Brignole e diventa un riferimento visuale per chi, da levante, raggiunge il centro in automobile percorrendo Corso Europa. Le visite guidate, gratuite su prenotazione e condotte da Vittoria Bonini e Valeria Iberto, si terranno domenica 17 novembre (ore 9, 9.30, 10, 10.30, 11, 11.30, 12, 12.30, 14, 14.30, 15, 15.30, 16, 16.30).

L’edizione 2024, oltre a confermare alcune mete particolarmente care ai genovesi, si focalizzerà anche sulla peculiarità di alcune grandi piazze della città, un patrimonio interessante che racconterà di una Genova diversa, alquanto ariosa. Nella programma, sono stati tenuti in considerazione anche alcuni avvenimenti di rilievo, come il centodecimo anniversario dell’Expo di Igiene, Marina e Colonie, il centenario del contro-concorso per Piazza della Vittoria, il novantesimo del concorso per Piazza Rossetti, Genova Capitale dello Sport e Genova nel Medioevo. Ne conseguirà un insieme di siti posizionati prevalentemente fra Bassa Val Bisagno, Foce e immediato Levante. Gli altri luoghi visitabili, dunque, saranno la Sede AMT, EX-UITE (Ufficio Tecnico UITE, dal 1895; Alberto Gollini, 1979-84); Piazza della Vittoria (Marcello Piacentini e altri, 1923-40); lo Stadio Carlini Bollesan, Ex-Nafta (Paolo Vietti-Violi, 1927; Aldo Luigi Rizzo, 1981-88); le Piscine di Albaro (Paride Contri, 1933-36); Piazza Rossetti (Luigi Carlo Daneri, 1934-56); la Chiesa della Sacra Famiglia (Ludovico Quaroni, con Andrea Mor e Angelo Sibilla, 1956-59); INA-Casa Forte Quezzi, “Il Biscione” (Luigi Carlo Daneri, Eugenio Fuselli e altri, 1956-68) e il Palazzo SIAT, ex-BPN (Luigi Vietti, 1959-60).

Tra gli appuntamenti in programma, spicca la conferenza “Rosa Moderno – Luigi Carlo Daneri, Robaldo Morozzo della Rocca e la Pietra di Finale“, mercoledì 13 novembre (ore 16.30) presso l’Archivio di Stato di Genova – Auditorium Sant’Ignazio. L’incontro sarà dedicato alla Pietra del Finale, secolare materiale da rivestimento monumentale impiegato in Liguria, che nel periodo del Modernismo genovese ha vissuto il suo “canto del cigno” prima dell’esaurimento delle cave. Completano il programma i tour a piedi (16 e 17 novembre) alla scoperta del “Decumano Bisagno” e dell’“Invenzione del centro storico più grande d’Europa” e il tour in bicicletta “La Corniche genovese” lungo la nuova pista ciclabile tra la Foce e Boccadasse.

Per informazioni e prenotazioni: www.visitgenoa.it/maledetti-architetti

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Redazione