Complimenti allo sciatore azzurro che ha trionfato nel superG in Val Gardena. Nel 2020 l’intervento in Montallegro
È arrivata a 34 anni la prima vittoria in Coppa del Mondo per Mattia Casse, lo sciatore italiano che ha trionfato lo scorso 20 dicembre in superG sulle nevi di casa in Val Gardena, su una pista mitica come la Saslong, dove aveva già ottenuto il primo podio in carriera.
Una vittoria straordinaria, inseguita a lungo e soltanto sfiorata nella stagione 2022-2023, quando Casse aveva ottenuto tre terzi posti (due in discesa libera, uno in superG). Nel suo passato, tanti infortuni che lo hanno costretto a riposi forzati. Come la frattura dell’astragalo della caviglia sinistra, nel 2020, operata proprio in Montallegro dal chirurgo ortopedico Matteo Guelfi che fa parte della Commissione medica della Federazione Italiana Sport Invernali.
«Nel 2020, dopo l’infortunio, tutti dicevano che era impossibile un recupero veloce, perché quel tipo di infortunio richiede in genere cinque o sei mesi. Mattia invece è tornato a sciare in tre mesi. La frattura ossea dell’astragalo è delicata perché interessa una zona molto importante, allo snodo della caviglia. Questo genere di traumi ad alta energia occorre trattarli e ridurli nel miglior modo possibile, per minimizzare il rischio di problematiche successive» racconta Matteo Guelfi.
A Mattia Casse, da tutta Montallegro, i complimenti per questa grande vittoria e gli auguri per il prosieguo della stagione che culminerà con i Mondiali in programma a Saalbach-Hinterglemm (Austria), dal 4 al 16 febbraio 2025.