Fra poche settimane attivo il nuovo tomografo a risonanza magnetica Philips MR 5300 con intelligenza artificiale – e a risparmio di elio – per diagnosi più veloci e precise
Sono entrati nel vivo i lavori in Montallegro per l’installazione del nuovo tomografo a risonanza magnetica ad alto campo Philips MR 5300. Con tecnologia AI – e risparmio di elio – permetterà di offrire ai pazienti prestazioni incredibilmente rapide (scansioni velocizzate fino al 50%, per esami di routine in soli 5 minuti) e diagnosi ancora più precise, nel massimo rispetto dell’ambiente.
Il cantiere – aperto lo scorso 15 luglio – prevede opere che verranno ultimate entro fine settembre. Il nuovo tomografo arricchirà l’offerta della struttura, andando ad affiancarsi alla risonanza magnetica Hitachi Aperto Lucent 05 ad architettura “open”.
«Tutto sta procedendo secondo cronoprogramma, sotto la direzione lavori dell’ingegner Davide Barilli e grazie alla competenza dell’impresa Ghidotti, a cui sono stati affidati i lavori di installazione dell’apparecchio. Nel mese di agosto l’impresa ITEL procederà alla costruzione della gabbia di Faraday, struttura che scherma il macchinario da tutte le interferenze elettromagnetiche esterne, oltre ovviamente a contenere l’alto campo magnetico all’interno dell’area ad accesso riservato a pazienti e operatori. L’attivazione del campo magnetico avverrà attorno a metà settembre. Occorreranno poi circa 15 giorni per la calibrazione del sistema» racconta Maura Donato, coordinatore di manutenzione, logistica e acquisti presso la struttura.
Come conferma Sergio Ferri, responsabile del cantiere per l’impresa Ghidotti: «Il core del sistema RM (il magnete Blue Seal), del peso di 2,3 tonnellate, arriverà in struttura entro la fine di agosto. Dopo alcuni giorni, necessari per il montaggio meccanico e la messa in servizio della macchina, i tecnici di Philips procederanno alla calibrazione, per consentire i primi esami entro fine settembre».
Nonostante gli inevitabili disagi, il cantiere non impatta sulle attività di diagnostica per immagini della struttura. «Siamo abituati a lavorare in strutture attive: anche in questo caso cerchiamo di ridurre al minimo i disagi» racconta ancora Sergio Ferri, che spiega i tempi dei lavori. «Questa tipologia di installazione richiede in media tra i 40 e i 50 giorni. In questo caso ci vorrà qualche giorno in più perché lavoriamo in una struttura di pregio e storica che, non essendo nuova, presenta una serie di condizioni pregresse che necessitano particolari attenzioni».
I lavori non interessano soltanto il laboratorio della nuova risonanza magnetica. L’installazione, infatti, ha rappresentato l’occasione per effettuare un “revamping” della centrale frigorifera di Villa Montallegro, al fine di migliorare le prestazioni dell’impianto dal punto di vista energetico. Altro obiettivo è la revisione dei flussi di accoglienza e accettazione di tutto il reparto di diagnostica per immagini, con gli interventi guidati dall’architetto Giulio Bertagna, esperto di Perceptive Color Design (di cui si dira in altro articolo).
«La complessità del cantiere – che ovviamente risponde a tutti gli aspetti normativi per questo genere di installazioni – risiede proprio nella fase di cantierizzazione all’interno di una struttura sanitaria in piena attività. Occorre seguire determinate procedure e specifici protocolli per evitare un impatto acustico e di polveri eccessivo» racconta Davide Barilli. «Ci sono poi tutte le complicazioni impiantistiche dovute al fatto che si va a creare un campo magnetico: per cui bisogna schermare la sala per evitare interferenze negli esami, ma anche salvaguardare i degenti ai piani superiori e i pazienti presenti nella parte ambulatoriale. Per questo, verrà installata una doppia schermatura».
L’arrivo a Montallegro del nuovo tomografo a risonanza magnetica è solo l’ultimo degli interventi eseguiti per mantenere i livelli di eccellenza della struttura in termini di tecnologie e spazi. Negli ultimi 12 mesi, ricordiamo anche la costruzione delle palestre per la riabilitazione dedicate alla degenza, la riqualificazione percettiva degli spazi di Villa Chiara, la nuova pavimentazione tecnica del blocco di chirurgia ad alta complessità, il nuovo laboratorio di analisi.