Nuove tecnologie in Montallegro per la chirurgia vascolare
La struttura si è dotata di un sistema di intensificazione di brillanza all'avanguardia e di un nuovo iniettore, espressamente dedicati a questa tipologia di interventi
Mi dica, dottore
Montallegro ha ampliato le capacità interventistiche in ambito vascolare. Da qualche settimana, infatti, nella struttura sono arrivati due nuovi strumenti dedicati alla sala operatoria: un nuovo arco a C con tecnologia avanzata (intensificatore di brillanza) che integra funzionalità specificamente progettate per procedure vascolari complesse e un nuovo iniettore, fondamentale per questa tipologia di interventi.
Ne abbiamo parlato con Pier Paolo Rosso e Riccardo Panfili, esperti TSRM (tecnici sanitari di radiologia medica) di Montallegro, che ci hanno illustrato le potenzialità e l’impiego di questi apparecchi in sala operatoria. Gli strumenti sono già operativi e sono stati già utilizzati dal professor Giovanni Pratesi e dal dottor Giuseppe Baldino.
– Quali sono le caratteristiche della nuova apparecchiatura?
«L’intensificatore di brillanza è un apparecchio di fluoroscopia che permette di ottenere immagini di elevata qualità. Nel modello acquisito sono implementate funzioni specificamente dedicate all’ambito vascolare, come la DSA (Digital Subtraction Angiography). Questa sequenza consente di visualizzare chiaramente il vaso sanguigno dopo l’iniezione del mezzo di contrasto, eliminando digitalmente la visualizzazione delle altre strutture anatomiche. In questo modo, il chirurgo può identificare con precisione eventuali malformazioni o restringimenti. Un’altra importante funzionalità è il ”roadmap”. Questa tecnica utilizza l’immagine pre-contrasto come maschera, sottraendola completamente, e consentendo così al chirurgo vascolare di seguire il catetere guidato all’interno del vaso per posizionare stent o effettuare embolizzazioni».
– Qual è, invece, la funzione specifica dell’iniettore?
«L’iniettore è fondamentale perché, dovendo intervenire su arterie principali caratterizzate da un elevato flusso sanguigno, è necessario somministrare il mezzo di contrasto con portata e pressione elevate. L’iniettore automatico acquisito permette di impostare con precisione il flusso desiderato e di mantenerlo costante, grazie a un controllo manuale da parte dell’operatore. Questo controllo accurato garantisce una colorazione ottimale del vaso, consentendo al chirurgo di valutare l’efficacia dell’intervento, la corretta posizione degli strumenti e l’eventuale risoluzione di ostruzioni».
– Qual è il vostro ruolo specifico durante un intervento chirurgico vascolare?
«Lavoriamo in stretta collaborazione con il chirurgo vascolare. Per quanto riguarda l’iniettore, ci occupiamo di preparare l’apparecchio, caricare le siringhe e impostare i parametri di flusso e pressione secondo le indicazioni ricevute. È fondamentale controllare l’assenza di aria nel circuito per garantire la sicurezza del paziente. Con il brillanza, visualizziamo il vaso sanguigno in tempo reale, fornendo al chirurgo le immagini necessarie a guidare l’intervento. Modifichiamo le proiezioni radiologiche in base alle sue esigenze e impostiamo le metodiche d’esame più appropriate, oltre alla visualizzazione standard».