In occasione della settimana mondiale per l’uso consapevole degli antibiotici che si è appena conclusa,promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha avviato alcune attività di sensibilizzazione sull’uso corretto degli antibiotici, attraverso uno spot informativo trasmesso sulle reti radiofoniche e televisive e illuminando di blu la propria sede. Il tema della resistenza antibiotica è particolarmente sentito anche all’interno di Montallegro, il cui direttore sanitario Roberto Tramalloni, in collaborazione con Carlotta Meirana, farmacista responsabile, ha curato un piano triennale per la prevenzione delle infezioni ospedaliere, affrontando in particolare il tema della prevenzione dell’insorgenza delle antibiotico-resistenze.

Dopo aver misurato nel 2020 l’indice di pressione antibiotica interno a Montallegro e le relative criticità, sono state individuate misure e raccomandazioni diffuse a tutti i professionisti della struttura. I risultati sono stati positivi. Nel primo semestre 2022 l’indice di pressione antibiotica media è diminuito dal 48,20% (2020) al 43,72% (2022). Non solo: gli esami colturali richiesti nel primo semestre del 2022 in degenza sono raddoppiati (+101%) rispetto al primo semestre 2020 (a fronte di un aumento del numero di pazienti del 21%). E anche il consumo di antibiotici con sensibilità specifica è aumentato. I dati dello studio verranno divulgati integralmente nel prossimo gennaio 2023.
Nel frattempo, Carlotta Meirana approfondisce alcuni aspetti del tema.

– Come si colloca Montallegro nel panorama italiano?
«I numeri sono buoni. Già nel 2020 Montallegro registrava tassi di resistenza sotto la media italiana e il delta si è ulteriormente amplificato grazie a questo lavoro di sensibilizzazione. Il tema non è tanto ridurre genericamente l’uso degli antibiotico, ma utilizzare antibiotici mirati, così da ridurre l’insorgenza di resistenze».

– Cosa significa antibiotico-resistenza?
«È il fenomeno di adattamento di alcuni microrganismi che acquisiscono la capacità di sopravvivere o di crescere in presenza di una concentrazione di un agente antibatterico, generalmente sufficiente a inibire o uccidere microrganismi della stessa specie. Può essere intrinseca quando è dovuta alla natura del microrganismo stesso. Si parla invece di resistenza acquisita quando il microrganismo, in precedenza sensibile a un particolare antimicrobico, sviluppa in un secondo tempo resistenza nei suoi confronti».

– Possiamo distinguere tra profilassi antibiotica prima di un intervento chirurgico e uso degli antibiotici a scopo terapeutico. Dove si può lavorare per una maggiore specificità di utilizzo?
«Si può intervenire in entrambi i casi, ma essendo Montallegro una casa di cura chirurgica, nel nostro caso dobbiamo concentrarci principalmente nella profilassi antibiotica pre interventi. Lo studio che presenteremo nel 2023 sarà particolarmente significativo proprio in questo ambito».

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Redazione