Intervista a Francesco Ventura, consulente per le attività di riabilitazione in degenza di Montallegro

La riabilitazione riveste un ruolo fondamentale nel percorso di cura di numerose patologie, consentendo al paziente di recuperare la funzionalità per migliorare la qualità della vita. In Montallegro, questo aspetto è considerato imprescindibile grazie a un approccio integrato. L’offerta comprende servizi in degenza, ambulatoriali e domiciliari; un team di professionisti altamente qualificati; strutture all’avanguardia e moderne tecnologie.

Ne parliamo con Francesco Ventura, direttore dell’Unità Operativa di Riabilitazione generale e oncologica dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova e consulente per le attività di riabilitazione in degenza di Villa Montallegro.

– Dottor Ventura, oggi i percorsi riabilitativi post operatori vengono intrapresi il prima possibile, in molti casi a poche ore dall’intervento. Quanto è importante questo approccio?
«È indispensabile. Ormai l’indicazione, in caso di protesi d’anca o di ginocchio, è di verticalizzare (=mettere in piedi) il paziente il giorno stesso dell’intervento. Non c’è alcuna ragione, a meno di complicanze, che vieti un carico precoce. Precoce non significa assoluto: vuol dire far alzare il paziente con le dovute attenzioni, per esempio con un girello, un sostegno o una stampella. Essere in grado di farlo in condizioni protette, come quelle che possono garantire le nuove palestre per la degenza di Montallegro, in presenza di personale preparato come i nostri terapisti, è una soluzione adeguata e che favorisce il pieno recupero del paziente».

– Alla celerità nell’attivazione del processo di riabilitazione, in Montallegro si abbina anche la continuità assistenziale.
«Cerchiamo di garantire al paziente un percorso di cura il più fluido e personalizzato possibile. Per questo, il terapista che lo segue durante il ricovero, spesso continua a seguirlo anche in ambulatorio. Questo approccio, basato sulla continuità assistenziale, ci permette di costruire un rapporto di fiducia con il paziente e di adattare il percorso riabilitativo alle sue esigenze specifiche. Continuità assistenziale significa anche garantire un percorso riabilitativo continuo: si comincia con la degenza in Montallegro, si prosegue a casa con la fisioterapia domiciliare e successivamente, appena possibile, con i servizi ambulatoriali in struttura».

– Ha accennato alle palestre per la degenza inaugurate nel 2023. Quali sono state le ricadute positive per i pazienti?
«Le palestre hanno rappresentato un importante passo avanti per l’offerta riabilitativa di Montallegro. Le strutture, dotate di attrezzature all’avanguardia, ci consentono di proporre ai pazienti un percorso completo e personalizzato, con risultati ancora più efficaci. Uno degli obiettivi – e parlo anche da medico ospedaliero – è quello di dimettere il paziente il più rapidamente possibile, in condizioni di autonomia e sicurezza. La riabilitazione tempestiva può garantire questa condizione e quindi accelerare i tempi di dimissione. Ovviamente, questo è seguito da una seconda fase ambulatoriale, in cui il paziente può ricevere assistenza continua e proseguire il proprio percorso di salute».

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Redazione