Febbraio, mese della prevenzione cardiovascolare, è un’occasione preziosa per ricordare a tutti quanto sia importante prendersi cura del proprio cuore. La dottoressa Elisa Modonesi, cardiologa presso Villa Montallegro, ci guida attraverso i temi cruciali della prevenzione, con un focus mirato su donne e over 65.

«Prevenzione è la parola chiave – sottolinea la dottoressa Modonesi – . Agire prima che i problemi si manifestino è essenziale, soprattutto per le donne, in particolare quelle che si avvicinano alla menopausa. Iniziare a prendersi cura del proprio cuore intorno ai 40-45 anni è cruciale per evitare che, con la menopausa, si perdano quei vantaggi fisiologici che le donne hanno rispetto agli uomini in termini di salute cardiovascolare».

– Quali sono gli esami diagnostici fondamentali per la prevenzione e quando vanno fatti?
«Gli esami del sangue sono un ottimo punto di partenza. Donare il sangue una volta l’anno è un modo semplice per tenere sotto controllo i valori di fegato, reni, colesterolo e glicemia. È altrettanto importante monitorare con regolarità la pressione arteriosa. Anche l’elettrocardiogramma andrebbe eseguito con regolarità, soprattutto se si pratica attività sportiva. E poi, ovviamente, c’è la visita cardiologica, un momento fondamentale per approfondire la storia clinica del paziente e valutare eventuali fattori di rischio».

– Qual è l’età in cui bisogna cominciare a intensificare i controlli?
«L’età critica si colloca intorno ai 45-50 anni. In questa fase, può verificarsi un aumento di peso, le donne entrano o si avvicinano alla menopausa, la pressione può aumentare e l’attività fisica tende a diminuire. Come già accennato, il primo passo consiste nell’eseguire gli esami del sangue e poi consultare un cardiologo per una visita specialistica».

– Quali sono i fattori di rischio da monitorare?
«Ipertensione, colesterolo e glicemia sono i nemici principali. Ma non dimentichiamo il fumo, un fattore di rischio ancora troppo diffuso, soprattutto tra i giovani. Smettere di fumare è un passo fondamentale per la salute del cuore».

– Quali sono i sintomi che richiedono un consulto cardiologico immediato?
«Nelle donne, l’affanno può essere un sintomo insidioso, spesso attribuito all’invecchiamento o alla mancanza di allenamento. Tuttavia, l’affanno, specialmente se progressivo, può segnalare problemi di pressione alta. Altri sintomi, come le palpitazioni, sono più legati all’emotività e meno a patologie cardiache».

– Quali sono i campanelli d’allarme per la salute cardiaca negli anziani?
«Spesso gli anziani conducono una vita sedentaria, rinunciando anche a semplici passeggiate. Questa criticità si è aggravata durante la pandemia di Covid-19, quando molti anziani sono rimasti isolati in casa. Di conseguenza, alcune patologie come la stenosi aortica o la cardiopatia ischemica sono state diagnosticate tardivamente. È consigliabile accompagnare i propri genitori o nonni a fare brevi passeggiate, per osservare eventuali sintomi evidenti».

– Quali servizi può trovare il paziente a Montallegro in termini di prevenzione e cura?
«La struttura è dotata di attrezzature all’avanguardia per eseguire un’ampia gamma di esami, inclusi esami del sangue, elettrocardiogrammi (anche da sforzo), ecocardiogrammi e indagini specialistiche come la TAC coronarica, fondamentale esame non invasivo per valutare lo stato delle coronarie. Oltre alla diagnostica di eccellenza, Montallegro mette a disposizione dei pazienti i migliori specialisti del settore cardiologico».

– Quando si consiglia la TAC coronarica?
«La TAC coronarica è un esame di secondo livello, indicato per pazienti con molteplici fattori di rischio vascolare, in particolare livelli elevati di colesterolo di lunga durata. Può essere prescritta anche in caso di dolore toracico atipico, per determinare se l’origine del dolore sia cardiaca o di altra natura. Spesso, infatti, il dolore toracico viene confuso con disturbi gastrici».

– Cosa intendiamo per dolore al petto?
«Il dolore toracico tipico, associato a un sospetto iniziale di infarto, è definito angina pectoris. Si manifesta come una sensazione oppressiva in tutto il torace, spesso scatenata dallo sforzo fisico, e può irradiarsi alla gola e al braccio sinistro. A differenza di un dolore puntorio o a stilettata, l’angina è un dolore più intenso e significativo. Di solito, si attenua dopo 10-15 minuti di riposo. Questo tipo di dolore non deve essere assolutamente sottovalutato».

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