Spalla rigida: come e quando intervenire
I principali specialisti del Nord Italia in un convegno patrocinato da Montallegro
Venerdì 31 gennaio, alle 14,30, nel l’Hotel Bristol Palace, via XX Settembre 35 a Genova, si svolge il convegno “Frozen shoulder: dal trattamento conservativo alla chirurgia”, patrocinato da Sigascot, Società italiana del ginocchio artroscopia sport cartilagine tecnologie ortopediche, dall’Ordine dei Medici, da Regione e Comune e da Montallegro.
Responsabili dell’evento sono Maria Teresa Pereira e Antonio Zanini. Presidente del convegno è Francesco Berti Riboli, a.d. di Montallegro che, sia come casa di cura sia come centro polispecialistico ambulatoriale, punta buona parte del proprio impegno sanitario sulla riabilitazione fisioterapica.
Cos’è la spalla rigida
La spalla rigida, detta anche “capsulite adesiva, “spalla congelata” o, appunto, “frozen shoulder”, è una patologia dolorosa caratterizzata dall’infiammazione e dall’inspessimento della capsula articolare con il rischio di una progressiva rigidità dell’articolazione. Maggiormente colpite sono le donne tra i 40 e 60 anni. In oltre un terzo dei casi (“spalla rigida idiopatica”) il disturbo non è determinato da cause note, mentre è certo che può essere causato da diabete mellito, da patologie della tiroide e intratoraciche e da traumi.
In alcuni casi si può sperare in un recupero grazie a farmaci antinfiammatori, infiltrazioni di cortisone intrarticolari e fisioterapia mirata. In altri casi è necessario l’intervento chirurgico.
Le relazioni del convegno
Questo il programma del convegno che vede la partecipazione di specialisti genovesi e provenienti da Biella, Lavagna, Mantova, Milano, Rozzano, Torino.
Dopo la presentazione da parte di Francesco Berti Riboli, a.d. di Montallegro e presidente del convegno, e della dottoressa Pereira, si terrà la prima sessione “Conosciamo le cause?”, moderata da Lorenzo Boldrini e da Lara Castagnetti, con gli interventi di Simone Cappato (Inquadramento clinico), Simone Sconza (Inquadramento immunoistochimico), Daria Schettini (Inquadramento diagnostico).
La seconda sessione, “Trattamento conservativo: cosa possiamo fare?”, moderata da Lorenzo Boldrini e da Claudio Mazzola, comprende gli interventi di Luca Cevasco (Terapia antalgica e blocchi nervosi), Matteo Coviello (Il trattamento infiltrativo), Enzo Silvestri (Il trattamento interventistico), Luca Tomaello (Il progetto riabilitativo ), Domitilla Zolezzi (Trattamento osteopatico), Milco Zanazzo (Trattamento in acqua).
La terza sessione “Quando e cosa fare se interveniamo?”, moderata da Francesco Raffellini e Luca Tomaello, prevede gli interventi di Alessandro Castagna (Trattamento chirurgico SI/ trattamento Chirugico NO), Maria Teresa Pereira (Il progetto riabilitativo post chirurgico) e Federico Delfino (Il ritorno allo sport).