Gian Paolo Ivaldi dal 2001 è responsabile dell’Ambulatorio per la lotta al tabagismo dell’Ospedale Villa Scassi di Genova; svolge ambulatorio professionale in Villa Montallegro.
«Il fumo crea danni a tutto l’organismo, il primo apparato sollecitato è quello respiratorio, immediatamente a contatto con l’esterno e le sostanze tossiche inalate con il fumo di sigaretta. I danni più frequenti a questo apparato sono la bronchite cronica ostruttiva, l’enfisema polmonare e il tumore del polmone. Un altro apparato danneggiato dal fumo e quello cardiovascolare. Le sostanze inalate infatti passano nel circolo sanguigno e provocano alterazioni di pressione arteriosa e favoriscono il processo di aterosclerosi. Le malattie più frequenti causate dall’abitudine tabagica sono, a questo livello, la cardiopatia ischemica e l’infarto miocardico, l’ictus cerebrale e le arteriopatie periferiche. Tenendo conto però che queste sostanze vanno nel sangue possono essere responsabili anche di vari tumori in organi distanti, ad esempio nella vescica dove le sostanze tossiche su raccolgono e ristagnano nell’urina. Da segnalare poi tumori generati dal primo contatto con il fumo, come ad esempio tumori della bocca e della laringe, frequenti soprattutto nei fumatori di sigari a pipa».
«Gli esami di primo livello più utilizzati per una precoce diagnosi dell’apparato respiratorio sono la spirometria globale e la diagnostica per immagini, come l’esame radiologico del torace o, meglio, la tac del torace».
Foto di Martin Vorel (Libreshot)