Francesco Jodice
Nuova Terraferma
Palazzo Grillo, Genova
Dal 29 Novembre 2018 al 6 Gennaio 2019
Ingresso libero
Aperto da mercoledì a domenica
dalle ore 14 alle ore 20
“In casi come questo corri il rischio di essere vinto dal folclore della bellezza dei porti, soprattutto i porti come Genova che hanno un rapporto visivo con la parte storica della città.
La mia metodologia è sempre la stessa: mi concentro sulla lettura degli indizi, sia quelli visivi che quelli intercettati durante lo studio della letteratura sul territorio.
Ho pensato così di creare quattro cataloghi di immagini, quattro capitoli che corrispondono ad altrettanto storie: i ritratti di chi lavora all’interno di questo immenso cantiere; un capitolo di fotografie topografiche che documenta la trasformazione del territorio; un lavoro di “still-life” che repertizza in modo scientifico alcuni oggetti emersi dai fondali; e infine una sequenza in bianco e nero che guarda alle nuove terre emerse come si trattasse di una fotografia lunare, marziana, evocando il linguaggio delle prime fotografie di un pianeta alieno.
In questo quarto capitolo, che ho chiamato “Man on the Moon”, per la prima volta mi sono trovato a fotografare in bianco e nero, non perché volessi dare una visione nostalgica ed evocativa delle terre emerse ma perché è così che mi sono sentito: come Armstrong e Aldrin, un membro dell’equipaggio dell’Apollo 11”.
Francesco Jodice
Nato a Napoli nel 1967, vive a Milano. La sua ricerca artistica indaga i mutamenti del paesaggio sociale contemporaneo, con particolare attenzione ai fenomeni di antropologia urbana e alla produzione di nuovi processi di partecipazione. I suoi progetti mirano alla costruzione di un terreno comune tra arte e geopolitica, proponendo la pratica artistica come poetica civile. È stato tra i fondatori dei collettivi Multiplicity e Zapruder. Ha partecipato a grandi mostre collettive come Documenta, la Biennale di Venezia, la Biennale di São Paulo, la Triennale dell’ICP di New York, la seconda Biennale di Yinchuan e ha esposto al Castello di Rivoli (Torino), alla Tate Modern (Londra) e al Prado (Madrid).
Tra i suoi progetti principali ci sono l’atlante fotografico What We Want, un osservatorio sulle modificazioni del paesaggio in quanto proiezione dei desideri collettivi, l’archivio di pedinamenti urbani The Secret Traces e la trilogia di film sulle nuove forme di urbanesimo Citytellers. I suoi lavori più recenti – Atlante, American Recordings e Sunset Boulevard – esplorano i possibili scenari futuri dell’Occidente. Insegna al Biennio di Arti Visive e Studi Curatoriali e al Master in Photography and Visual Design presso NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.
Palazzo Grillo
È uno degli storici Palazzi dei Rolli di Genova. Costruito nel 1545 per Domenico Grillo, conserva le caratteristiche originali.
Dopo alcuni decenni di abbandono è stato ristrutturato dal 2011 da parte della proprietà pubblica: al suo interno è stato realizzato un Hotel, assegnato con bando a una gestione privata.
Il prospetto del Palazzo è ricco di marmi e affreschi opera, nel 1560, di Gio. Battista Castello detto il Bergamasco (1526 – 1569). Le altre decorazioni interne sono opera del grande maestro del barocco genovese Domenica Piola (1627 – 1703).
Nell’atrio si trova l’epigrafe che ricorda la data di costruzione del Palazzo in occasione del matrimonio tra Domenico Grillo e Nicoletta Imperiale. L’edificio venne inserito nell’elenco dei Rolli dal 1558 al 1664.
L’area espositiva si trova al primo piano e, come altre zone del Palazzo, è decorata con interi cicli di affreschi a lavorazione grottesca (episodi dell’Iliade e storie della mitologia greca) realizzati dal Bergamasco dal 1560 in avanti.
Al secondo piano si trova un grande salone con vista sulla Chiesa delle Vigne: la “Sala dei Busti” (conserva busti di personaggi della famiglia Grillo) oggi ribattezzato “Salone Clelia”, in ricordo di Clelia Grillo Borromeo che visse a cavallo tra il Seicento e il Settecento.
Come arrivare
Arrivando da via Garibaldi-Strada Nuova, scendere a sinistra seguendo via dei Quattro Canti di San Francesco e via della Posta Vecchia. Dopo un centinaio di metri si sbuca nella bella piazza della Posta Vecchia. Girato ancora a sinistra si segue via delle Vigne e si entra infine nella piazza delle Vigne. A sinistra l’antica Basilica, di fronte Palazzo Grillo.Da piazza delle Fontane Marose
Scendere percorrendola completamente lungo via Luccoli. Arrivati in piazza Soziglia, subito dopo l’antica Confetteria Romanengo svoltare nello stretto vicolo a destra (vicolo alla Chiesa delle Vigne). Dopo un centinaio di metri si sbuca nella piazza della Basilica. Palazzo Grillo è sulla sinistra.Da piazza De Ferrari
Scendere lungo via San Matteo, attraversare la piazza con la Chiesa e proseguire a sinistra lungo vico di San Matteo, giungendo a Campetto. Dall’altra parte della piazza accedere al vicolo alla Chiesa delle Vigne. Dopo un centinaio di metri si sbuca nella piazza della Basilica. Palazzo Grillo è sulla sinistra.
Da Caricamento
Entrare in via al Ponte Reale, attraversare piazza Banchi e proseguire lungo via Orefici. Allo sbocco in Campetto, sulla sinistra accedere al vicolo alla Chiesa delle Vigne. Dopo un centinaio di metri si sbuca nella piazza della Basilica. Palazzo Grillo è sulla sinistra.