Trattamento del dolore postoperatorio
Qualunque intervento chirurgico comporta invariabilmente dolore chiaramente correlato al tipo e alla zona interessata.
Ogni persona ha una soglia del dolore differente ed è compito dell’Anestesista comprendere quale sia il modo migliore per gestirlo caso per caso.
Le possibilità a disposizione per confezionare una buona analgesia (= annullare o ridurre il dolore) sono numerose.
Quella più semplice (e di maggior diffusione) è la somministrazione di farmaci di uso corrente come il paracetamolo o il ketorolac attraverso la via orale, endorettale o endovena in più somministrazioni durante la giornata.
Meritano molta attenzione i farmaci oppiacei chiamati anche stupefacenti. La morfina e i morfino-simili sono in Italia meno impiegati (rispetto agli altri Paesi), forse solo per ragioni culturali. Si tratta di farmaci oltremodo sicuri se utilizzati da mani esperte in infusione continua per via endovenosa; associati a quelli indicati in precedenza consentono ottimi risultati sul controllo del dolore.
L’analgesia postoperatoria si può attuare anche con blocchi periferici dei vari segmenti del corpo, introducendo anestetici locali attraverso piccoli cateteri posizionati a vario livello. È il caso dell’analgesia peridurale o di cateterini perinervosi per braccio o gamba/piede.