Rino(setto)plastica
L’intervento chirurgico di rinoplastica ha finalità estetico/funzionali e consiste nel rimodellamento della piramide nasale (asportazione del gibbo dorsale, plastica della punta del naso, etc.) e l’eventuale contemporaneo trattamento di difetti respiratori legati alla deviazione del setto (in questo caso si parla di rinosettoplastica) o all’ipertrofia dei turbinati (sono tre sporgenze sovrapposte, di forma cilindrica, che si trovano sulle pareti laterali delle fosse nasali).
L’intervento viene eseguito in anestesia generale, praticando piccole incisioni (che non lasciano cicatrici visibili) a livello della mucosa nasale. Attraverso queste incisioni vengono effettuate tutte le manovre chirurgiche (frattura e riposizionamento delle ossa nasali, e mascellari, rimodellamento delle strutture cartilaginee, etc.).
All’interno delle narici vengono talvolta posizionate spugne morbide a scopo emostatico e contenitivo (tamponi emostatici) che verranno rimosse 24-48 ore dopo l’intervento. Anche dopo la rimozione della medicazione nasale, la respirazione per via nasale può essere inizialmente difficoltosa per un periodo di tempo variabile da pochi giorni ad alcune settimane in rapporto all’entità della correzione chirurgica eseguita.
Il naso viene protetto da una medicazione con doccia gessata per una settimana (7-10 gg a seconda delle correzioni) e con cerotti per altri sette giorni (7-10 gg).
Dopo l’intervento compaiono ecchimosi (= lividi) o rigonfiamenti sulle palpebre, impedendone, in alcuni casi, l’apertura. Talvolta questo fenomeno si estende anche all’occhio. In genere si verifica una regressione totale del fenomeno in un periodo compreso tra sei e quindici giorni.
È possibile che compaia dolore al faringe, in conseguenza dell’infiammazione e delle piccole ulcerazioni che si producono sulla mucosa del cavo faringeo a causa dell’intubazione e del tamponamento utilizzato durante l’intervento per evitare il passaggio di sangue dal naso allo stomaco. La sintomatologia si attenua e scompare in pochi giorni.
Nei primi giorni dopo l’intervento è inoltre possibile la comparsa di febbre, destinata solitamente a scomparire dopo la rimozione dei tamponi nasali: per questo motivo, successivamente all’intervento chirurgico, viene sempre somministrata una terapia antibiotica. Se la febbre persiste dopo la dimissione, è opportuno informare il Chirurgo.
Nel decorso post-operatorio, per almeno sei mesi, è fondamentale osservare alcune precauzioni per ottenere un risultato estetico soddisfacente:
- sottoporsi alle medicazioni e ai controlli clinici (in genere mensili) prescritti dal Medico curante che sono parte integrante dell’intervento chirurgico e ne possono influenzare il risultato; in questo periodo si completa il processo di cicatrizzazione: la pelle del naso, inizialmente edematosa (= gonfia), assume progressivamente un aspetto normale; in genere si normalizza prima la cute del dorso rispetto a quella della punta del naso;
- non portare occhiali che poggino sulla piramide nasale;
- evitare l’esposizione ai raggi ultravioletti (sole e lampade abbronzanti); è consigliabile comunque proteggere il naso con creme a schermo solare totale e indossare cappelli con visiera;
- evitare i traumi diretti sul naso (es. sport violenti);
- per il primo mese successivo all’intervento sono sconsigliati anche il nuoto e le docce troppo calde.