Esami virologici e batteriologici – tamponi vaginali e cervicali, HPV DNA test, ricerca immunienzimatica di Herpesvirus o Chlamydia)
Costituiscono un gruppo molto eterogeneo di prelievi di secreti (vaginali o cervicali) aventi finalità diverse. L’impiego più frequente dei tamponi batteriologici o della ricerca di CT* riguarda lo studio di situazioni di infertilità. Non vengono di regola eseguiti nella diagnosi e terapia delle vulvovaginiti, se non in rari casi di ricorrenza e cronicizzazione.
La ricerca del virus dell’Herpes Simplex (HSV, di tipo 1 e 2) è di regola limitata alla conferma diagnostica di lesioni cliniche sospette. Un esame di grande attualità è rappresentato dal test virale di prevenzione oncologica o HPV DNA test.
La ricerca del DNA del Papillomavirus umano, o HPV DNA test, è un esame di straordinaria importanza nel campo della prevenzione dei tumori del collo dell’utero. È possibile eseguirlo dai 30 anni in su (prima di questa età il suo valore predittivo positivo è molto basso) e il riscontro di negatività del test (cioè l’assenza in quel momento di DNA del virus nel secreto cervico vaginale) fornisce un’elevata sicurezza (oltre il 99%) di assenza di lesione cervicale in atto. Non solo: la particolare storia biologica e clinica del tumore del collo dell’utero fa sì che la negatività di un test HPV oggi garantisca una notevole sicurezza anche per un discreto numero di anni successivi. Questo è il motivo per cui nello screening organizzato cervicale oggi si esegue un HPV test ogni cinque anni (e nulla nel mezzo) e questo intervallo – nei paesi tradizionalmente più avanti dal punto di vista della prevenzione oncologica, anche ogni 8-10 anni.
È molto importante precisare che il valore del test è rappresentato dalla sua negatività. Il riscontro di positività (presenza di virus in quel determinato momento) non comporta affatto la presenza di malattia e se l’approfondimento citologico (Pap test), e l’eventuale colposcopia risultano negativi è sufficiente la sua semplice ripetizione annuale fino alla negativizzazione spontanea.
* Chlamydia Trachomatis